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Associazione Provinciale Cuochi Rieti «uniti siamo un coro»

Una realtà consolidata che raccoglie tanti aspetti e diverse figure del mondo della ristorazione: non solo cuochi, ma anche pizzaioli, pasticceri e panificatori.

L’Associazione Provinciale Cuochi Rieti – che fa parte della Federazione Italiana Cuochi – è nata tre anni fa e conta oggi circa duecento iscritti. Tra i soci annovera cuochi stellati e vanta collaborazioni con chef del calibro dei fratelli Maurizio e Sandro Serva, di Carlo Cracco e di Massimo Bottura.
Si tratta di una realtà consolidata che raccoglie tanti aspetti e diverse figure del mondo della ristorazione: non solo cuochi, ma anche pizzaioli, pasticceri e panificatori.
«È molto importante creare un clima di squadra tra i ristoratori. Per un cuoco è utile aderire a un’associazione di categoria, perché si ha un punto di riferimento; non si è una singola realtà ma si diventa un coro» spiega il presidente dell’associazione Elia Grillotti.
Nel corso del 2019 sono previsti nuovi corsi di formazione, con un occhio rivolto alla promozione dei prodotti regionali all’estero in collaborazione con le diverse Camere di Commercio.
«Ci occupiamo di scambi internazionali: siamo appena tornati da Tokyo e a giugno andremo a Marsiglia per promuovere la cucina italiana e regionale, mentre negli anni passati siamo stati a Londra, Tunisi e in India» prosegue il presidente.
L’Associazione Provinciale Cuochi Rieti non si ferma qui: ha aiutato concretamente sia i ristoratori sia le popolazioni colpite nel 2016 dal terremoto: «Tra le nostre attività c’è la beneficienza. Ad esempio, a ridosso del terremoto che ha colpito Amatrice e la provincia di Rieti, abbiamo fatto un servizio di ristorazione (colazione, pranzo e cena) per un anno in tutti i campi della zona. Inoltre, ci siamo impegnati per aiutare economicamente i ristoranti del reatino nel periodo successivo al sisma. L’associazione collabora anche con l’Istituto Alberghiero di Amatrice e da poco tempo è partito un progetto formativo che non si esaurisce la mattina, ma continua anche la sera: i ragazzi che stanno all’interno del convitto si preparano la cena da soli a turno, con alcuni cuochi della nostra associazione che li seguono» conclude Elia Grillotti.
Insomma, una realtà consolidata, vicina non solo al mondo della ristorazione, ma anche al territorio reatino.

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Giornalista per Corebook - L'arte di comunicare