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Cena in Bellezza: cibo, musica e solidarietà

Il cibo come veicolo di solidarietà

Il cibo come veicolo di solidarietà. È stato questo l’obiettivo della Cena in Bellezza organizzata dall’Associazione Culturale Beata Colomba da Rieti nell’Oratorio di San Francesco dei Nobili di Perugia. Grazie all’ospitalità del Pio Sodalizio Braccio Fortebraccio, l’associazione ha allietato i suoi ospiti non solo con diverse pietanze, ma anche con un concerto di musica classica.
Il convivio è stato reso unico da portate di richiamo cinquecentesco concepite grazie alle indicazioni del professor Paolo Braconi, docente universitario, storico dell’alimentazione e fondatore di ArcheoFood, realizzate poi dall’Unione Regionale Cuochi Umbri e Unione Regionale Cuochi Toscani; il tutto sotto la sapiente regia dello chef Roberto Lodovichi, titolare di Italian Taste e organizzatore del banchetto. Ottimi anche i vini – bianchi, rossi e spumanti – offerti dalla Cantina Farchioni, Terre de la Custodia.
Il concerto, che si è svolto a inizio serata, è stato tenuto magistralmente da UmbriaEnsemble che si conferma di alta qualità artistica e che, teso com’è alla costante ricerca musicale, è stato definito dalla critica come «punta di diamante» della attuale produzione cameristica italiana. Il quartetto d’archi composto da Maria Cecilia Berioli, Cecilia Rossi, Angelo Cicillini e Luca Ranieri ha affascinato i circa 250 ospiti con arie di Mozart, Rossini e Mascagni.
Ma la serata aveva uno scopo ben preciso e cioè quello di contribuire a sostenere gli sforzi per realizzare il recupero dell’immobile della Confraternita di San Giovanni Battista a Perugia. La casa d’accoglienza, ormai in avanzato stato di ristrutturazione, è un progetto finalizzato a ospitare persone e famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà sociale e che sono provvisoriamente sprovviste di dimora. Qui le persone possono trovare un rifugio, uno spazio abitativo per dormire al riparo dal freddo e dalle insidie della strada: è un luogo da cui la vita riparte. L’intervento si svolge su una superficie complessiva di circa 450 metri quadrati, in cui sono realizzate 6 camere da letto, dotate di bagni (di cui 2 per disabili) e 3 appartamenti. Inoltre, a servizio della casa è stato progettato un grande spazio polifunzionale con sala ricreativa, un locale lavanderia e una sala dedicata all’accoglienza che è adiacente all’oratorio di San Giovanni. La struttura è senza barriere architettoniche e dotata di moderni servizi. Massima attenzione è stata posta per il recupero di un bene di alto valore storico, seguendo le attuali indicazioni di rispetto ambientale.