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La Portulaca, il pesce vegetale

Una pianta ricca di Omega-3

Questo periodo è il migliore per poter raccogliere e degustare un’erba spontanea, purtroppo poco conosciuta, molto spesso estirpata e in alcuni casi addirittura diserbata, ma dalle innumerevoli proprietà salutari e gastronomiche.
È la Portulaca oleracea, chiamata anche volgarmente Porcacchia, Porcellana, Erba grassa. Ma da chi ne conosce le sue proprietà nutrizionali viene chiamata pesce vegetale.
È una pianta annuale carnosa (10-30 cm) con fusto rossiccio, strisciante. Ha un aspetto di pianta gras­sa con le foglioline verdi e lucide, semigrasse. La pianta ama il caldo e fiorisce da giugno a settem­bre, con piccoli fiori gialli che si aprono in giornate assolate. Su una stessa pianta per tutta l’estate sono presenti sia fiori sia i semi, i quali, disperden­dosi nell’aria, fanno crescere questa pregevole erba in modo infestante.
A volte Madre Natura ci riserva dei regali inaspettati. Molto spesso, infatti, durante i corsi di formazione sulle erbe spontanee, si sente dire che su un vaso di fiori esposto nel proprio terrazzo o giardino è spuntata «un’erba grassa». È la Portulaca oleracea spontanea che, nel periodo di inizio estate, comincia a distribuire i propri minuscoli semi neri, i quali a loro volta, trasportati dall’aria, si vanno a depositare in terreni o nei vasi dei fiori.
La sua reintroduzione nella nostra dieta è caldeggiata dai nutrizionisti per le particolari caratteristiche degli acidi grassi che contiene. In pratica, la dieta moderna ha un apporto di acidi grassi essenziali, cioè che non possiamo produrci da soli e che dobbiamo assumere con la dieta, che è sbilanciato verso gli acidi infiamma­tori (Omega-6) a discapito di quelli anti-infiam­matori (gli Omega-3). Oggi questo rapporto è diventato di 20:1.
La porcellana è ricchissima di acidi Omega-3 ed è quindi particolarmente adat­ta alla dieta di persone in cui il miglioramento del profilo Omega-6/Omega-3 risulti utile (diabeti­ci, cardiopatici). Il valore consigliato è 5:1. Da qui il grande interesse della ricerca nutrizionale per questa pianta, che con­tiene anche altri composti benefici per la salute come le mucillagini, responsabili della consisten­za carnosa delle foglie e del loro utilizzo medici­nale, applicate direttamente sulla pelle per lenire il dolore di punture di insetti e di piccole ferite, o il prurito da foruncoli.
La portulaca è una delle erbe più salutari: ha proprietà rinfrescanti, antiscorbutiche, depurative, diuretiche, vermifughe, febbrifughe, toniche. Come tutte le erbe spontanee, non è poi da sottovalutare la sua democraticità: è accessibile a tutti a costo zero.
Da sottolineare anche la funzione di combattere il riscaldamento globale, perché di notte immagazzina anidride carbonica sot­to forma di acido malico che, con la luce del giorno, per fotosintesi, trasforma in glucosio. Quindi, chi ama il suo forte sapore acidulo la può raccogliere al mattino, chi invece preferisce un sapore più delicato deve raccoglierla di sera.
In cucina la portulaca, aggiunta a insalate, minestre e secondi piatti, regala gusto e tante sostanze utili per il nostro benessere. Può essere consumata cruda, sola o assieme a pomodori e porri, come insalata, o cotta per preparare frittate. I rametti tagliati a pezzettini possono essere conservati sottaceto o in salamoia e usati al pari dei capperi.
Per la sua consistenza mucillaginosa può essere usata come addensante in minestre e stufati.
Per il suo sapore dolce, la succosità e la morbidezza, provate ad abbinarvi una bistecca di Black Angus cotta alla griglia e un contorno di pomodori di stagione condito con il nostro speciale olio extravergine di oliva umbro.

 

Presidente Accademia Piante Spontanee