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Bianco e nero o colore?

La scelta che ogni fotografo è obbligato a fare

Dopo i primi passi in bianco-nero, nei primi anni del 1800, gli appassionati della fotografia iniziarono a sperimentare i colori. Anche quando le pellicole a colori sono diventate di largo consumo, molti fotografi sono rimasti fedeli all’immagine in bianco e nero. Ora, sebbene la fotografia a colori sia chiaramente lo standard nel mondo moderno, i fotografi devono ancora affrontare il dilemma di come presentare i loro scatti. Il colore cattura l’attenzione. Una tonalità luminosa che mette in risalto il soggetto dell’immagine attirerà immediatamente lo spettatore, permettendo anche di dedurre l’impostazione e il tempo di un’immagine. Colori caldi possono rimandare, ad esempio, a un contesto autunnale. I colori freddi ritraggono l’inverno. I verdi lussureggianti mostrano allo spettatore che la foto è stata scattata in primavera. Anche l’umore può essere comunicato dalla combinazione dei colori. Gli elementi di teoria del colore attirano l’attenzione di un osservatore, se usati in modo efficace. La capacità di utilizzare colori complementari o colori analoghi per enfatizzare le relazioni tra i soggetti si perde con la fotografia in bianco e nero.
Scegliamo allora le immagini a colori quando questi sono gli elementi chiave della storia raccontata dalla foto. Anche quando le relazioni tra tonalità distinte sono importanti, il colore è la scelta migliore. Tonalità contrastanti, infatti, non sempre si traducono bene tramite il contrasto elevato in bianco e nero. Il verde e il rosso, ad esempio, sono chiaramente distinti in un’immagine a colori, ma in una in bianco e nero possono sembrare piuttosto simili nel tono.

 

 

Le immagini in bianco e nero, però, sembrano essere senza tempo. Come evidenziato dalle combinazioni di colori prodotte da particolari tipi di film o dalle tendenze nell’elaborazione digitale, il colore a volte può invece suggerire un periodo specifico. La rimozione del colore rende più difficile datare una foto e accentua luci e ombre. I soggetti e le ombre drammatiche sono rapidamente portati all’attenzione del pubblico: per questo molti fotografi di belle arti preferiscono le immagini in bianco e nero per la loro tendenza a distanziare la materia dalla realtà. Rimuovere il colore da un’immagine aiuta inoltre lo spettatore a concentrarsi sullo stato emotivo di un soggetto, come nel caso della ritrattistica, che consente al pubblico di vedere il volto del soggetto e leggerlo senza distrazioni.
Il bianco e nero è una buona scelta quando la luce, la forma o la trama della scena sono più convincenti delle tonalità di colore, oppure quando il colore in una foto serve solo come distrazione dal messaggio che si desidera trasmettere attraverso l’immagine. Le fotografie con una vasta gamma di valori tonali tendono a funzionare bene per le immagini in bianco e nero. Allo stesso tempo, la maggior parte delle immagini in bianco e nero ha più successo quando i neri e i bianchi sono precisi.
Personalmente prediligo le immagini in bianco e nero specialmente nei ritratti ma, indubbiamente, è facile capire come il colore sia fondamentale nel trasmettere quanto un piatto sia buono, succulento e ben realizzato.

 

 

 

Foto di Federico Minelli

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Esperto in Immagine e Comunicazione