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L’importanza del video marketing

Consigli e suggerimenti per un trend in continua crescita

Oggi i video sono parte integrante della comunicazione delle aziende e delle vite degli utenti. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando, nel 2005, l’apparizione di YouTube venne guardata con sospetto dagli internauti dell’epoca, non pienamente convinti né della sua legalità né della capacità tecnica di sostenere un tale flusso di dati. Un anno dopo, acquistato da Google, YouTube divenne però più legittimo che mai, e in effetti oggi nessuno di noi potrebbe immaginare la propria esperienza social o semplicemente digitale senza la presenza dei video. Trascorriamo ben 3 ore e 40 minuti ogni giorno guardandoli, almeno secondo un report del 2020 di «Repubblica» perché, di fatto, è un’attività piacevole, facile e veloce, e che non richiede particolare impegno.
Per chi si intende di marketing, i video rappresentano una vera e propria miniera di possibilità: è stato dimostrato che, sull’83% degli utenti, agiscono come una calamita, che spinge a trascorrere più tempo sulla pagina di un determinato brand. Un video con uno storytelling ben realizzato, infatti, permette all’utente di immergersi nella narrazione, di immedesimarsi, nonché di trovarsi faccia a faccia con l’ideatore o il testimonial di un’azienda e, quindi, di giudicarlo degno di fiducia o meno.
Nel corso di questa operazione, spesso, si finisce col perdere di vista lo scopo pubblicitario di ciò che sta guardando. Facendo leva su emozioni diverse dal semplice desiderio di acquistare o di possedere, questo tipo di storytelling crea un’atmosfera che spinge il fruitore a immedesimarsi e a diventare, di fatto, un ambasciatore inconsapevole della dialettica di un determinato brand. I numeri lo confermano: il 54% dei consumatori vuole vedere più contenuti video di un marchio o di un’azienda che supporta, autoalimentando la propria fedeltà e trovando nuovi spunti per immedesimarsi nell’immagine da essa veicolata.
Un trend che sicuramente non è sfuggito alle aziende, il cui uso dei video per scopi commerciali è passato dal 63% del 2017 all’86% del 2021. La piattaforma leader è senza dubbio YouTube, con oltre 2 miliardi di utenti attivi e 1 miliardo di ore video guardate ogni giorno; segue Facebook, visto che il 62% delle persone che sviluppa interesse per un brand dopo averlo visto proprio nelle Facebook Stories. Tra le piattaforme più recenti c’è anche la neonata Tik Tok, che vanta oltre 1 miliardo di utenti attivi, non solo come spettatori, ma anche come creatori di contenuti. Chiude la classifica Instagram che, adeguandosi allo stile di Tik Tok, punta su reels e su contenuti veloci e coinvolgenti.
Concludiamo questo excursus con un piccolo suggerimento: Google stesso è fan dei contenuti video. Il che significa che essi, oltre a essere uno strumento di coinvolgimento senza eguali, migliorano il posizionamento del brand nei motori di ricerca, convogliando il traffico verso il sito o il canale che li ospita. Può dunque valere la pena fare un piccolo investimento in tal senso: i risultati sono pressoché assicurati!

 

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