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Perugia, il ristorante inclusivo Numero Zero trionfa a “FooD & Wine Italia 2023”

Un nuovo riconoscimento per il ristorante perugino

Il ristorante inclusivo Numero Zero continua a dimostrare che l’eccellenza culinaria può essere unita a un forte impegno sociale. Si è infatti aggiudicato la quarta edizione dei Food & Wine Italia Awards per la responsabilità sociale del cibo.
Federico De Cesare Viola, direttore responsabile di Food & Wine Italia, ha sottolineato l’importanza di premiare progetti nobili come Numero Zero, definendolo «un virtuoso progetto di inclusione socio-lavorativa che indaga il tema della salute mentale nel mondo della ristorazione».
Il ristorante Numero Zero, creato dalla Fondazione Città del Sole Onlus nel novembre 2019, ha lasciato il segno grazie alla sua brigata eclettica, composta per metà da persone con disturbi psichici, dimostrando che l’eccellenza gastronomica può coniugarsi con un profondo impegno sociale. Vittoria Ferdinandi, direttrice del ristorante, ha ritirato con orgoglio il premio in rappresentanza di un team che ha reso tangibile la visione della Fondazione.
La cerimonia, tenutasi lunedì 27 novembre alla Casa del Cinema di Roma, ha celebrato l’eccellenza nell’enogastronomia italiana, premiando chi si distingue per talento, creatività e impegno sociale. Il riconoscimento è stato conferito nell’ambito di una serata che ha visto premiati anche altri protagonisti del mondo enogastronomico italiano e che è iniziata con un medley dei momenti più belli del cinema italiano in cui il cibo è protagonista, da La Finestra di Fronte alla celebre scena della Sacher Torte in Bianca.
Le poltroncine in velluto rosso e il palco della sala hanno dunque visto sfilare i premianti e i premiati giunti da tutta Italia per ritirare il meritato riconoscimento al proprio lavoro. È arrivato invece da New York Ray Isle, senior wine editor di Food & Wine, chiamato sul palco per commentare tanto gli Awards quanto il recente Speciale Vino al quale ha contribuito anche lui, presentando inoltre il suo ultimo libro The World in a Wineglass.
Grande emozione soprattutto da parte dei premiati Under 35, i cui nomi – talvolta già ben noti, in altri casi rivelazioni per gran parte del pubblico – compongono una fotografia attuale e rappresentativa della scena enogastronomica italiana e dell’impegno da parte di Food & Wine Italia nello scoprire, raccontare e dare il giusto spazio ai talenti autentici del settore, celebrandone la bravura ma anche la capacità di pensiero e visione.
Quest’anno a essere premiati sono stati dunque Sara Scarsella e Matteo Compagnucci di Sintesi ad Ariccia (Best Chef) accompagnati dalla loro squadra a cominciare dalla socia e restaurant manager Carla Scarsella; Mirko Galloni di Casa Maria Luigia a Modena (Best Pastry Chef) accompagnato dal team della Francescana Family guidato da Jessica Rosval (premiata lo scorso anno con il progetto Roots per la categoria Responsabilità Sociale nel Cibo); Francesco Capece, artefice, insieme al socio Mario Ventura, di Confine-Pizza e Cantina a Milano (Best Pizza Chef); Manuel Tempesta, giovane talento di sala al Seta by Antonio Guida a Milano (Best Maître e Sommelier) che ha ritirato anche il premio per il Miglior Carrello dei Formaggi assegnato allo stesso ristorante; Emanuele Primavera, in arrivo dal bancone di Cinquanta-Spirito Italiano a Pagani (Best Bartender) e Federica Dessolis, vignaiola sarda tornata a Mamoiada dopo le esperienze in Borgogna per creare con il fratello la cantina Esole (Best Winemaker).
Molti altri i riconoscimenti di questa edizione, a partire dalle due novità del già citato carrello dei formaggi e del premio per la valorizzazione del tartufo, vinto dal ristorante Borgo San Jacopo di Firenze con lo chef Claudio Mengoni.
Già consolidati quelli dedicati ai progetti più virtuosi legati all’innovazione e alla responsabilità sociale nel cibo e del vino: nel primo caso, sono saliti sul palco Niko Romito a ritirare il premio per ALT Stazione del Gusto, e Marco Poggianella per la tecnologia Resonant di Save Our Planet, che aiuta i viticoltori ad affrontare le sfide del cambiamento climatico. A essere premiata per la responsabilità sociale, oltre a Numero Zero, è stata Centopassi, anima vitivinicola delle cooperative Libera Terra che recupera i terreni confiscati alla mafia.
Tutta campana la sezione dedicata al design, con il recupero funzionale di uno spazio storico del centro di Napoli firmato dall’artista Eugenio Tibaldi per ScottoJonno e Sustanza – i due locali che l’imprenditore Luca Iannuzzi ha affidato alla guida gastronomica dello chef procidano Marco Ambrosino – e con le confezioni del Pastificio Di Martino in cui, come ha raccontato Giuseppe Di Martino sul palco, la Pasta di Gragnano Igp trova sempre nuove e affascinanti vesti ispirate a collaborazioni con il mondo della cultura e della moda italiana, promuovendo il made in Italy in tutto il mondo.
Ancora in provincia di Napoli – questa volta a Pomiglano d’Arco – il premio panino d’autore a Da Gigione Gourmand, il progetto di Gennaro Cariulo e della sua famiglia incentrato sull’approccio gourmet di un cibo pop come il panino, che proprio quest’anno ha compiuto dieci anni.
Mentre è a Roma, a due passi dalla Casa del Cinema, la struttura premiata per la migliore esperienza enogastronomica in hotel, quest’anno incarnata dalla proposta del W Rome, nome di punta del rinascimento dell’hôtellerie romana salito sul palco con una nutrita rappresentanza che ne sintetizza la sfaccettata offerta, dallo Chef Executive Nicola Zamperetti al pasticcere Fabrizio Fiorani, dal General Manager Christian Zandonella al pizzaiolo Pier Daniele Seu.
La premiazione è stata seguita da un momento conviviale negli spazi di Cast – Cine Bistrot della Casa del Cinema con gli assaggi a cura dei premiati: dal delizioso Risotto affumicato, battuto di pecora e povere di alloro di Sara Scarsella e Matteo Compagnucci agli strepitosi Ravioli di porcini e consommé di gallina di Claudio Mengoni, completati in sala con il tartufo nero grattugiato da Cristiano Savini; da L’Agnello va nella Capitale in omaggio a Roma (tartare di agnello con jus e alici sotto sale, alici marinate, puntarelle e olio al peperoncino serpentino di Teggiano) alla Focaccia d’Avvento, in cui l’impasto limone e cannella accoglie il Prosciutto di San Daniele Dop, scarola alla napoletana e salsa alla banana, caffè e liquirizia di Francesco Capece.
Per terminare con l’iconico dessert di Casa Maria Luigia prearato da Mirko Galloni, Da Modena a Mirandola (cotechino, sbrisolona, zabaione e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop).
A completare la proposta gastronomica della serata, i prodotti dei partner in degustazione ai banchi d’assaggio: dalle specialità e conserve del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia ai prelibati Formaggi dalla Svizzera (Emmentaler Dop, Appenzeller, Le Gruyère Dop, Sbrinz Dop, Tête de Moine Dop), dal Prosciutto di San Daniele Dop tagliato al momento – in abbinamento al pane dell’Antico Forno Roscioli – agli snack e le creme al tartufo di Savini Tartufi.
Ad accompagnare le diverse proposte, i vini di Guido Berlucchi, Cantina Puiatti, Cantina Tollo, Consorzio per la Tutela dell’Asti e Omina Romana, e Radici, il drink creato ad hoc per l’occasione da Emanuele Primavera di Cinquanta-Spirito Italiano (Best Bartender) in collaborazione con Bonaventura Maschio, serviti nei calici personalizzati per Food & Wine Italia da Caraiba. Ma anche la birra Peroni Nastro Azzurro e le diverse etichette – Frizzante, Mossa e Naturale – di acqua Surgiva. Prezioso e professionale l’aiuto degli allievi di Intrecci, l’Accademia di Alta Formazione di Sala.