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The Rum Diary – cronache di una passione

Johnny Depp e la sua passione per il rum

Paul Kemp (Johnny Depp) è un giornalista squattrinato, uno scrittore fallito e un alcolizzato: la sua passione è il rum. Trasferitosi da New York a Porto Rico per lavorare al giornale locale, si presenta al colloquio di assunzione in preda a un post-sbornia che lo costringe a indossare un paio di occhiali da sole per non farsi smascherare dal suo futuro nuovo capo. Il giornale non è messo benissimo, anzi è in via di chiusura, ma se non altro tra i nuovi colleghi c’è Bob Sala, anche lui dipendente dall’alcol e col quale Paul stringe subito amicizia: i due inizieranno un periodo all’insegna degli eccessi, soprattutto alcolici. Successivamente Kemp conosce Sanderson, un affarista spregiudicato che gli chiederà di appoggiarlo con articoli pubblicitari; quando ne incontra la consorte, Chenault (Amber Heard), se ne innamora.
The Rum Diary – Cronache di una passione, film del 2011 diretto da Bruce Robinson, non è un capolavoro, anzi è a tratti noioso e forse fin troppo lungo, con un andamento lento e senza sorprese (a parte una scena piuttosto surreale ma divertentissima in cui i nostri eroi si mettono nei guai e vengono inseguiti da un gruppo di malviventi finendo per dar fuoco a un poliziotto) ma tutto sommato si lascia guardare, e di un paio di cose si può tener nota: la prima è la buona interpretazione dell’intramontabile Johnny Depp, sempre a suo agio con ruoli bizzarri e sopra le righe come questo. La seconda è il soggetto, ispirato all’autobiografia romanzata del giornalista Hunter Stockton Thompson, famoso per aver inventato il gonzo journalism, uno stile che si basa sull’assunto che riportare i fatti non oggettivamente, ma in base alle impressioni personali e all’umore del narratore, consenta paradossalmente di ottenere una più fedele rappresentazione della realtà.
Una curiosità: Depp e Thompson erano molto amici e fu proprio l’attore a scoprire e far pubblicare il romanzo molti anni dopo la sua stesura. Depp interpretò anche un altro film tratto da un romanzo autobiografico di Thompson: Paura e delirio a Las Vegas, un magnifico e stralunato road movie diretto dall’ex Monty Python Terry Gilliam e incentrato sull’altra dipendenza dell’autore, quella dagli stupefacenti. Quest’ultima pellicola è il vero capolavoro del dittico di film tratti dai romanzi del giornalista. Oggi Thompson è considerato un caposcuola e il suo stile innovativo annovera esponenti del calibro di Tom Wolfe: è importante quindi che se ne conservi la memoria e il cinema può senza dubbio contribuirvi egregiamente.