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Acquisto del condizionatore: tre vie per la detrazione

Ecco come fare

Con l’arrivo del caldo torna di estrema attualità l’individuazione delle possibili agevolazioni disponibili per l’installazione dei condizionatori con pompa di calore. Si va dalla più semplice, ossia bonus ristrutturazione ordinario al 50%, all’ecobonus al 65%, ma con maggiori vincoli e paletti, sino alla più complicata, fruendo dell’ultima coda del Superbonus al 90%, con tutti gli adempimenti connessi alla maxi-detrazione. Gli interventi di installazione dell’impianto di condizionamento fruiscono di diverse agevolazioni fiscali, volute dalle linee guida dettate dall’Unione Europea (da ultimo si pensi alla famigerata direttiva Case Green) che spingono per:

  • elettrificare gli impianti di riscaldamento;
  • ridurre la dipendenza dai combustibili fossili

In linea generale, le strade principali percorribili dal contribuente sono due: bonus ristrutturazioni ordinario al 50% o ecobonus al 65% con requisiti diversi previsti per le tipologie di immobili e impianti installati e soprattutto con un diverso impatto sulla spettanza del bonus mobili collegato (detrazione del 50% delle spese di arredo dell’immobile oggetto dell’intervento sino a un importo massimo di 8.000 euro nel 2023 e 5.000 euro nel 2023):

Agevolazione % detrazione e tetto di spesa Requisiti impianto e immobile Ulteriori requisiti Bonus mobili collegato
Ristrutturazione edilizia ordinaria 50%

fino a 96.000 €

·    solo per condizionatori con pompa di calore;

·     anche non ad alta efficienza;

·    non è necessario sostituire l’impianto precedente

·     intervento eseguito su immobili residenziali

·    pagamento con bonifico parlante;

·    invio all’Enea, entro 90 gg dalla fine dei lavori, della comunicazione semplificata che non comporta la decadenza del bonus in caso di omissione (Risposta n. 46/E/2019)

Ecobonus 65%

fino a 30.000 €

·    solo per condizionatori ad alta efficienza: coefficiente di prestazione COP/GUE e indice di efficienza energetica EER ≥ valori minimi dell’allegato F del Decreto MISE 6 agosto 2020;

·    obbligo sostituzione, integrale o parziale impianto climatizzazione invernale precedente;

·    qualsiasi immobile

·    pagamento con bonifico parlante;

·    invio all’Enea, entro 90 gg. dalla fine dei lavori, della scheda descrittiva dell’intervento redatta da un tecnico abilitato;

·    asseverazione dei requisiti tecnici e della congruità delle spese sostenute e conservazione delle schede tecniche delle pompe di calore installate

NO

 

La terza e ultima alternativa, disponibile però ancora per qualche mese (la scadenza è fissata al 31.12.2023), è il superbonus al 90%. L’esecuzione degli interventi ammissibili all’ecobonus ordinario, sopra evidenziato, può infatti essere agevolata nella misura potenziata al 90% se configurano un intervento trainante o trainato. In relazione agli ulteriori vincoli occorre distinguere a seconda che l’intervento sia eseguito su un condominio, dove non si pongono particolari problemi, oppure su una villetta o unifamiliare dove sarà necessario verificare il requisito di reddito massimo inferiore a 15.000 euro da determinare con il quoziente familiare. In entrambi casi, ovviamente, andranno inoltre considerati tutti i requisiti previsti dalla disciplina (salto di 2 classi energetiche, asseverazioni, etc.).

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