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Italo Calvino, cent’anni dalla nascita

Il 15 ottobre avrebbe compiuto un secolo

«Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino vanno alle nozze di Pollicino». (Gallo Cristallo)
Italo Calvino nasce il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas, a Cuba, da genitori italiani, entrambi scienziati. Il padre Mario era un agronomo trasferitosi, per lavoro, prima in Messico e poi a Cuba, per dirigere una stazione sperimentale per la produzione di canna da zucchero. Al suo ritorno in Italia sarà un fervente sostenitore della floricoltura e, nel campo della viticoltura, sosterrà l’importanza della concimazione chimica. Il suo nome verrà associato a un caso di spionaggio internazionale in relazione al fallito attentato contro lo Zar Nicola II. L’attentatore risultava essere, infatti, un giornalista italiano di nome Mario Calvino. Ma era un drammatico furto di identità. In realtà si trattava di un matematico e astronomo russo, Vsevolod Vladimirovič Lebedincev, che sembra avesse rubato il passaporto di Mario Calvino durante una conversazione, avuta con lui in materia di agricoltura, durante un viaggio in treno. Questo borseggio ha comportato al padre di Italo un grande impegno per dimostrare la sua innocenza e alla fine, sentendosi braccato, decise di lasciare l’Italia.
La madre di Italo era Giuliana Luigia Evelina Mameli, detta Eva. Si laurea in Matematica nel 1905, ma si appassiona di botanica, tanto da conseguire una seconda laurea in Scienze Naturali nel 1907. Vince anche due borse di studio di perfezionamento che le permettono di continuare l’attività di ricerca. È stata la prima donna in Italia ad avere la cattedra di botanica generale, nel 1915, presso l’Università di Pavia. Nel 1920 incontra Mario Calvino, lo sposa e lo segue in Sudamerica, dove nasce il loro primogenito Italo Giovanni e poi Floriano, nel 1927. Una curiosità: quando la coppia ritorna in Italia porta con loro palme, pompelmi e kiwi, che in Italia non erano conosciuti. La madre – «la maga buona che coltiva gli iris», «che non usciva mai dal giardino etichettato pianta per pianta, dalla casa tappezzata di buganvillea, dallo studio col microscopio sotto la campana di vetro» – muore a 92 anni.
Inevitabilmente Italo è condizionato, nella sua educazione e nelle sue scelte, dalla personalità dominante della madre che, pur nella molteplicità dei riconoscimenti scientifici, scrive a un’amica «Soltanto ciò che riguarda figli e nipotini mi attira. Ho 4 gioielli tra i 5 e i 12 anni, tutti buoni e belli» rivelando la sua anima affettuosa di madre e nonna.
Italo Calvino è stato un narratore rappresentativo, immaginifico, ironico, che ha spaziato tra il Neorealismo, le allegorie, le favole e i reportage di viaggio. Al suo taccuino di visita a New York, il Touring Club ha dedicato un numero della rivista. Nella sua prosa si respira l’atmosfera di vivacità e curiosità culturale della sua famiglia, la sua esperienza politica di militante nel PCI, i suoi rapporti con gli scrittori del suo tempo, tutto con il sottofondo di una riflessione disincantata della vita umana. Tra le sue opere principali: Il visconte dimezzato (1952); Il barone rampante (1957); Il cavaliere inesistente (1959); Le città invisibili (1972); Sotto il sole giaguaro (1986). Titoli che svelano la sua visione del mondo e le sue chiavi di lettura delle vicende umane. Il suo primo libro lo dedica all’esperienza nella Resistenza, mentre con Fiabe italiane raccoglie duecento fiabe delle tradizioni orali di vari luoghi e regioni d’Italia. Sicuramente uno scrittore originale e affascinante i cui scritti, a volte surreali, inducono il lettore a riflettere su sé stesso e sulla vita.

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Console Touring Club Italiano