Christian (Jean-Paul Rouve) è uno scienziato con un progetto che somiglia molto a un’ossessione: salvare le oche selvatiche dall’estinzione. Il suo scopo è portare con un furgone una ventina di oche nane fino a un parco protetto in Lapponia, per consentirne la riproduzione e poi guidarle a casa, in volo, con un deltaplano a motore, seguendo un percorso appositamente studiato per evitare ostacoli e pericoli (aeroporti, cavi elettrici, cacciatori): secondo il suo piano le oche, uccelli migratori, si ricorderanno la strada e nella stagione estiva torneranno nell’Artico seguendo, incredibilmente, lo stesso percorso. In questo modo eviteranno di incappare negli ostacoli che le metterebbero in pericolo.
Thomas (Louis Vazquez), il figlio di Christian, è un ragazzino ossessionato dai videogiochi, con grande disappunto di sua madre Paola (Melanie Doutey) che, dopo il divorzio da Cristian, vive con un altro uomo. Paola impone a Thomas di passare cinque settimane col padre nella campagna di Saint-Roman, un paesino nel sud della Francia, ma il figlio non la prende affatto bene. All’inizio della convivenza col padre naturale Thomas si annoia, non sa cosa fare, vuole solo i suoi videogames; poi col tempo inizia a collaborare al progetto di Christian e si affeziona alle oche, al punto da partire anche lui in furgone per la Norvegia.
Arrivati a destinazione, padre e figlio troveranno un imprevisto che impedirà il viaggio di ritorno. Thomas però, con tenacia e soprattutto col grande desiderio di vedere le oche volare prenderà, senza il consenso del genitore, la decisione di guidare lui personalmente il deltaplano e riportare le oche al punto di partenza.
Nonostante la preoccupazione dei genitori, Thomas saprà affrontare le tante difficoltà del viaggio e diventerà una celebrità, godendo del supporto di tutte le persone che incontrerà lungo la strada. Riuscirà il ragazzino a compiere la sua missione? E le oche, una volta tornate in Francia, ricorderanno davvero il percorso di ritorno?
Sulle ali dell’avventura, uscito nel 2019 e diretto da Nicolas Vanier, è film francese poetico e intelligente: al di là del messaggio ecologista, infatti, ne contiene un altro altrettanto importante e meno scontato: non sempre i giovani devono dare ascolto agli adulti, a volte, come nella storia raccontata dal film, devono agire di propria iniziativa se ritengono di seguire una giusta causa. Alla fine Christian e Paola si rendono conto che il figlio è divenuto più maturo e responsabile grazie a questa esperienza, e il finale lascia intendere che ci potrebbe essere persino una possibilità di riconciliazione tra i due.
