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L’operazione di branding del logo aziendale

Un'operazione indispensabile per un’azienda e la definizione della sua identità

Dell’immagine coordinata, affrontata nel nostro ultimo appuntamento, analizzeremo nel dettaglio il logo, che, significando essenzialmente branding, risulta indispensabile per un’azienda e la definizione della sua identità.
Il logo, solitamente composto dal nome e da un tratto grafico (pittogramma o grafema) viene appositamente studiato per restituire l’immagine, i valori e le idee che appartengono a un’azienda, rendendola immediatamente riconoscibile. Stesso ruolo ma forma diversa hanno il logotipo e il monogramma: il primo è la rappresentazione grafica del nome – chiamata anche lettering – mentre il secondo è un simbolo grafico unitario ottenuto combinando o sovrapponendo più lettere o grafemi.
Il termine logo deriva dal greco λόγος che significa parola; esso rappresenta in qualche modo l’emblema dell’ambiente e dell’epoca in cui si vive. Sembra che già nell’antica Grecia i sovrani e le loro dinastie utilizzassero monogrammi per identificare le proprie monete; ma la più moderna progettazione del logo risale al Rinascimento, quando alcuni produttori iniziano a utilizzare dei segni-stampa in oro, simboli cesellati, filigrana o semplici impronte digitali su ceramica: è l’inizio della ricerca di un’identità per rendersi riconoscibile all’acquirente. È probabilmente dagli anni Trenta del Novecento però che le aziende cominciano a riconoscere la potenza del logo: grazie allo stile Art Déco si arriva alla combinazione tra tradizione e modernità e i loghi diventano sempre più colorati, le linee geometriche si arrotondano e man mano le costruzioni si semplificano fino allo sviluppo del flat design.
Nell’evoluzione del logo, che risente del susseguirsi dei cambiamenti storico-artistici, il più recente sviluppo tecnologico – gli smartphone sempre più alla portata di tutti e i supporti di visualizzazione relativamente piccoli – assieme alla globalizzazione e alla potenza del web, hanno costretto nel tempo a affidarsi a simboli sempre più semplici, minimal, visibili anche in dimensioni ridotte, facilmente memorizzabili, immediatamente riconoscibili, e caratterizzati da quel quid che, nella moltitudine, riesce a renderli distinguibili.
Al giorno d’oggi quindi è fondamentale che un logo sia in grado di adattarsi a differenti piattaforme e dispositivi, come per il web anche per la stampa, affinché tutti gli strumenti utilizzati per la diffusione dell’immagine aziendale risultino coordinati. Ma il logo è anche quell’elemento che per primo contribuisce ad accrescere la brand awareness, (consapevolezza di una marca), la capacità di riconoscimento della stessa e il conseguente senso di familiarità che si sviluppa nei suoi confronti.
Non sappiamo ancora quali forme il logo aziendale potrà assumere nel futuro, ma la cosa certa è che il suo obiettivo sarà sempre lo stesso: veicolare identità e valori di un’azienda, restituendone un’immagine creativa e coerente non solo alle mode del tempo ma anche a sé stessa.

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