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Gin, aroma senza tempo

Un distillato duttile e malleabile

Gin Gin Mule, Gin Lemon, Gin Fizz, Tom Collins, Martini Dry, Tuxedo, Cocktail Milano, Paradise, Alexander, Bramble, Singapore Sling, Ramos Gin Fizz, Negroni, Gin Tonic, Monkey Gland, Clover Club, French 75, Sweet Martini, Last Word, Bijou, Vesper, Aviation, Bronx… sono tutti cocktail a base di gin.
Ma quando li sorseggiate vi siete mai chiesti che origine abbia questo distillato duttile e malleabile così indispensabile per la preparazione di questi drink che animano aperitivi, cene e feste? La tradizione attribuisce l’invenzione a un medico olandese, Franciscus de le Boë Sylvius, che nel Seicento iniziò a distillare le bacche di ginepro (jeneverbes in olandese) per realizzare una bevanda diuretica per i reni affaticati. In realtà già prima della nascita di questo celebre personaggio nel 1606 gli olandesi avevano posto una tassa sul jenever quale bevanda alcolica e abbiamo attestazioni della sua presenza anche precedenti, dato che nel dramma di Philip Massinger del 1623 Il duca di Milano, viene indicato con il nome di geneva, importato dai soldati inglesi che avevano combattuto, alla fine del Cinquecento, nei Paesi Bassi.
In ogni caso con il passare dei secoli il gin ha sempre avuto un ruolo importante nella cultura occidentale, tanto da essere entrato innumerevoli volte nelle pagine di libri o nelle scene di film celebri. Chi non ricorda James Bond mentre sorseggia il suo amato Vesper Martini, dove «il Martini va sempre mescolato, mai agitato, perché le molecole del gin e del vermouth si devono adagiare sensualmente le une sulle altre» come scriveva William Somerset Maugham, dai cui scritti Ian Fleming ha tratto la celeberrima serie cinematografica? Nell’iconico romanzo Il Grande Gatsby, Daisy chiede a Tom qualcosa di fresco da bere ed egli prepara Gin Rickey con ghiaccio, il cocktail preferito dello scrittore Francis Scott Fitzgerald. E ancora in A qualcuno piace caldo la bellissima Marilyn Monroe sorseggia un Manhattan ed è proprio a lei che è dedicato il Gin Burleighs Marylin dalla bottiglia rosa, che riporta appunto la sua celebre immagine. In onore di Tennessee Williams si beve il Ramos Gin Fizz perché il drammaturgo americano lo ha spesso inserito nei suoi famosi romanzi come Un treno chiamato desiderio e La gatta sul tetto che scotta.
E ora che avete scoperto qualche curiosità sul gin, se volete provare un cocktail davvero speciale e molto di moda negli ultimi tempi – e mentre vi gustate questo ultimo numero – sorseggiate l’ormai celebre Gin Tonic colorato lanciato da Bombay Sapphire: mentre il ghiaccio, il gin e la tonica si miscelano assieme, una striscia di pittura edibile all’interno del bicchiere rilascia lentamente nel drink un delizioso sapore e un poco di colore, per un’esperienza sensoriale davvero unica nel suo genere!

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