fbpx

RIVISTA IN PDF    |    INSERTI

Home / Luoghi  / Pienza, “città d’autore”

Pienza, “città d’autore”

Seguendo l’aroma del pecorino si arriva allo splendido borgo di Pienza, in Val d’Orcia, il cui centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1996 ed è stato premiato dal Touring Club Italiano con

Seguendo l’aroma del pecorino si arriva allo splendido borgo di Pienza, in Val d’Orcia, il cui centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1996 ed è stato premiato dal Touring Club Italiano con la Bandiera Arancione, certificazione di qualità turistico-ambientale assegnata ai comuni dell’entroterra per una accoglienza di qualità.

A Pienza il turista e il pellegrino vengono invitati alla scoperta del fascino di destinazioni meno note ma uniche in cui la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell’ambiente, la cultura dell’ospitalità, l’accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della accoglienza e il pregio della ristorazione e dei prodotti tipici sono garanzia di un soggiorno esperienziale.

Pienza offre al turista curioso una molteplicità di opportunità, di chiavi di lettura per visitare questo meraviglioso borgo. Pienza, la città ideale, nel Rinascimento ha origine ad opera di Papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini, umanista e letterato che lì aveva i suoi natali.

Una città nuova sorge dalla ristrutturazione di un nucleo medievale denominato Corsignano, in cui il tessuto insediativo si articolava secondo un disegno urbano ad impianto regolare.

L’architetto Bernardo Rossellino, allievo di Leon Battista Alberti, su incarico di Pio II, realizza l’asse principale intitolata proprio all’Alberti ed eseguita, secondo i suoi canoni, realizzando un canale ottico irregolare che vuole offrire una visione panoramica e prospettica per la percezione di uno spazio sovradimensionato che trova il punto centrale nella piazza Pio II.

L’obiettivo è quello di creare un luogo in cui si respira una atmosfera magica, armoniosa, di convivenza pacifica della popolazione. Il progetto non giunse a totale compimento a causa della morte del Pontefice ma la nuova concezione e il suo progetto sono diventati eterni e studiati quale archetipo urbanistico-spirituale.

Pienza conserva un fascino del tutto particolare, che si respira in ogni angolo di questa città. Nonostante i rifacimenti subiti nel corso degli anni è considerata “città d’autore”.

Da Porta al Prato percorrendo Corso Rossellino in cui sono incastonate le tracce del suo passato medievale e del Rinascimento, si arriva alla chiesa di San Francesco uno degli edifici che ha conservato la sua autenticità medievale.

Ad angolo con la Piazza Pio II, considerata un omaggio perfetto alla urbanistica dell’epoca della Rinascita, si erge Palazzo Piccolomini che evoca il modello fiorentino di residenza signorile.

A fianco si trova la Cattedrale, con la facciata in travertino: è costruita secondo i canoni delle chiese tedesche, cosiddette ad aula, a navata unica.

Di fronte c’è il Palazzo Pubblico con loggia a piano terreno e torre merlata. Sul lato sinistro della Piazza c’è il Palazzo Vescovile già Borgia che da palazzo gotico divenne, ad opera del futuro Papa Alessandro VI, una residenza quattrocentesca.

Interessante è la via delle Case Nuove dove Pio II fece costruire 12 residenze per le persone bisognose che con un successivo intervento di “riuso” ha smarrito parte della sua impronta originale. Restano comunque un importante esempio di opere frutto di un vero e proprio progetto edilizio e sociale.

Prima di ripartire sono doverose le piacevoli soste enogastronomiche all’insegna del pecorino di Pienza, una produzione di qualità celeberrima e intrinsecamente legata al borgo. Molteplici i locali caratteristici dove si può degustare il Pecorino di Pienza, in tutte le sue forme, stagionature e aromatizzazioni. Un viaggio nei sapori autentici di cui Lorenzo il Magnifico era un estimatore, accompagnato dal piacere di un buon vino di cui questa terra è una generosa produttrice.

Console Touring Club Italiano