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2021, il bicentenario del generale

Un personaggio storico tutto da scoprire

Napoleone nasce ad Ajaccio il 15 agosto del 1769 e muore a Logwood, nell’Isola di Sant’Elena, il 5 maggio 1821. Quest’anno è quindi il bicentenario della sua morte e, malgrado la situazione sanitaria mondiale, sia l’Italia sia la Francia stanno organizzando eventi per questa importante ricorrenza. Un personaggio che, nel bene e nel male, è stato protagonista indiscusso della sua epoca – chiamata, non a caso, età napoleonica – e che resta una figura emblematica e affascinante. Un imperatore, un condottiero, uno stratega, grande uomo di guerra, protagonista di oltre vent’anni di campagne in Europa. Tante sono le imprese belliche da lui messe in campo nell’ottica di espansione della Francia: dalla famosa campagna d’Egitto alla conquista della Prussia, dal purtroppo disastroso tentativo di occupazione della Russia all’invasione del Portogallo, fino all’occupazione militare dello Stato Pontificio. Molte di queste azioni militari furono compiute da Imperatore di Francia, in quanto tale era stato proclamato il 18 maggio 1804: la Repubblica francese era diventata una monarchia assoluta. L’impero si estendeva dai Pirenei alla Danimarca, comprendendo Olanda, Belgio, parte della Germania e dell’Italia, grazie anche a un intelligente sistema di alleanze tramite esponenti della sua famiglia. Napoleone I si occupò anche di sostanziali opere di riordinamento e innovazione dell’apparato giuridico e amministrativo e, grazie al suo operato, nacque il famoso Codice Napoleonico, con il chiaro obiettivo di avere un compendio organizzato di leggi chiare e semplici. A lui si devono anche tante altre iniziative, tra cui l’invenzione del cibo in scatola, nata dall’esigenza di conservazione degli alimenti durante le numerose spedizioni militari. Il ritrovamento della Stele di Rosetta, ora al British Museum a Londra, è avvenuto durante la campagna d’Egitto. Nel 1800 fondò anche la Banca di Francia, al fine di attuare un sistema di controllo delle finanze e gestione del credito.
Per quanto riguarda i festeggiamenti in suo onore, in questo anno particolare, uno scenario privilegiato è l’Isola d’Elba, dove il breve periodo da lui trascorso in esilio ha finito per segnare anche la vita degli abitanti dell’isola. Ville antiche, teatri e documenti: sono tanti i reperti lasciati dall’imperatore francese e che i visitatori possono ancora oggi ammirare. È infatti in programma l’istituzione di una Settimana Napoleonica, nata da un pool di istituzioni e associazioni tra cui la Federazione europea delle Città Napoleoniche, che si dovrebbe tramutare in un evento annuale ricorrente. A partire dal mese di maggio è prevista un’agenda di eventi allo scopo sia di valorizzare il grande patrimonio dell’Elba sia di onorare la presenza dell’Imperatore, grande appassionato di botanica, giardinaggio, filosofia e scienza. La prima residenza di Napoleone fu la Palazzina dei Mulini, ma poi scelse, dopo averla ristrutturata, Villa San Martino, attorno alla quale fece realizzare una un’azienda vitivinicola e una riserva di caccia; sembra che addirittura avesse fatto coltivare diversi vitigni pensando di creare i vini innovativi. Un altro luogo napoleonico è rappresentato dal Teatro dei Vigilanti, che riuscì a realizzare grazie a un’intelligente e moderna intuizione: per trovare i finanziamenti mise in vendita i 65 palchi alle persone più abbienti.
Anche in Umbria, inaspettatamente, aleggia lo spirito di Napoleone. Dallo studio della preziosa documentazione custodita presso l’archivio storico privato di proprietà della famiglia Faina, emerge la figura di Zeffirino Faina, esponente politico e protagonista assoluto della storia economico-sociale di inizio Novecento. Zeffirino sposò in seconde nozze Luciana Valentini, figlia della principessa Maria Bonaparte, nipote di Napoleone e cugina di Napoleone III. Una famiglia vivace anche sul piano delle relazioni sociali, come testimoniano i carteggi, che forniscono una sorta di osservatorio privilegiato sulla famiglia Bonaparte.

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