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Gin, tutto quello che c’è da sapere

Breve vademecum su una delle bevande più apprezzate dai consumatori

I FAMIGERATI BOTANICALS

Il gin è una bevanda ottenuta dalla distillazione di cereali o patate, ma a conferirgli il suo carattere inconfondibile sono senza dubbio i botanicals, termine con cui si intende un mix di aromi dati da semi di coriandolo, radici di angelica, scorza di agrumi, Iris germanica o pallida, cannella, liquirizia, noce moscata e cardamomo, oltre ovviamente alle bacche di ginepro da cui il gin trae il proprio nome.

LE TIPOLOGIE

Il più famoso è senza dubbio il London Dry Gin, ottenuto dai botanicals messi a macerare insieme e poi distillati in un’unica soluzione. Dopo che questo processo è stato portato a compimento non si aggiunge nient’altro per bilanciare il grado alcolico, oltre all’acqua o a una quantità di alcol pari a quella di partenza. Nel disciplinare compare anche il Distilled Gin che, come dice il nome, si distingue perché le varie botanicals sono distillate singolarmente. Nel Cold Compund, invece, gli aromi sono distillati a freddo. Infine, la quarta tipologia è quella che assomiglia maggiormente ai nostri cordiali: gli Sloe Gin sono il risultato dell’infusione di prugnolo selvatico – che dona loro la tipica colorazione – a cui vengono poi aggiunti miele o zucchero.

DOVE SI BEVE

Il gin deve essere assaporato nel tumbler che, con la sua forma cilindrica, le pareti di spessore uniforme e il fondo alto e pesante, fa circolare l’aria e sprigionare gli aromi.

COME SI BEVE

Il gin va servito tra i 22 e i 23 gradi, temperatura che consente agli aromi di sprigionarsi senza oscurare quello del ginepro. Infatti la discriminante tra un buon gin e uno meno valido è proprio la centralità dell’aroma dato dai galbuli di questa pianta ampiamente diffusa in tutto l’emisfero boreale, unita all’inclinazione ad abbinarsi a pietanze diverse. Il gin non si beve puro e pertanto dovrà essere diluito con una quantità uguale d’acqua. In bocca dovrà rilasciare una sensazione di calore, senza risultare però aggressivo per il palato.

ABBINAMENTI GOURMET… E NON

A quali pietanze si abbina il gin? Non è facile stabilirlo, anche perché il nostro distillato si trova sempre in combinazione con altri alcolici o ingredienti. Si affianca molto bene con la cacciagione, specie con l’anatra, con pietanze affumicate come il salmone e… con il curry. Se vi sembra strano, pensate che il primo abbinamento gourmet – che risale al 1731 – lo voleva appaiato nientemeno che al pan di zenzero.

Giornalista per per Corebook - L'arte di comunicare, Dottoressa in Lettere Moderne e in Informazione, Editoria e Giornalismo