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Davide Pontoriere

Stella Verde Michelin per lo chef e per il ristorante Vite di San Patrignano

Davide Pontoriere – 49 anni, chef di origini partenopee – dopo il diploma all’alberghiero di Napoli inizia la sua avventura nelle cucine di importanti hotel della sua città.
Fatto il servizio di leva decide di girare in Italia e all’estero per i ristoranti: tra le sue esperienze più significative ci sono Joia Milano di Pietro Leeman, l’Acero rosso di Rimini, l’Hotel Palumbo a Ravello, il Castello di Velona Resort, il Boutique Hotel Don Alfonso a Sant’Agata sui Due Golfi, il Simposium a Serraungarina, fino ad approdare al ristorante Vite di San Patrignano, dove risiede tuttora e dove si è aggiudicato la Stella Verde Michelin nell’edizione 2023. Il riconoscimento viene assegnato dalla prestigiosa guida ai ristoranti italiani che si fanno carico delle conseguenze etiche e ambientali della loro attività e che lavorano con produttori e fornitori sostenibili per evitare sprechi.
«Quando è arrivata la notizia della stella i ragazzi sembravano tutti impazziti di gioia. Lo vedevo dai loro volti, dai loro occhi. Sono fantastici: ti spiazzano sempre e io sono felice di guidarli» ha raccontato lo chef in un’intervista.
Vite, nato nel 2008, è un luogo di formazione e di sperimentazione, ma anche di connessione tra persone e cibo, tra territorio e storia, dove i ragazzi della comunità che ci lavorano fanno vivere ai clienti esperienze indimenticabili.
Un agriturismo e un vero e proprio distretto enogastronomico dove le persone, con la propria passione e la forza delle proprie idee, sono la linfa inesauribile che permette alla tradizione di stare sempre al passo coi tempi.
Lo chef Pontoriere, che guida una giovane brigata, coniuga una cucina delle idee con una prevalenza di ingredienti di prossimità. Una filosofia, la sua, che unisce stagionalità autentica e prodotti provenienti dalla filiera di San Patrignano (dal vino all’olio, dai salumi ai formaggi, fino al pane e il miele) oppure accuratamente selezionati.
Nel piatto si unisce la sinergia tra il territorio e l’amore per la materia prima, trattata con rispetto, delicatezza e semplicità. Ricette che prendono vita dalla libertà di proporre abbinamenti inediti, vivaci, che ci parlano di San Patrignano e di ragazzi che, in cucina, vogliono mettersi in gioco.
I piatti prendono inspirazione dal mare di fronte e dai monti alle spalle della struttura: immersi nel verde, tra vigne, piante aromatiche ed erbe spontanee, ci si trova in un ecosistema perfetto e naturale per creare e reinventare costantemente pietanze uniche e di grande contenuto.
Una meta gourmet dove vivere un’esperienza gastronomica curata, in tutto e per tutto, dai ragazzi della comunità.

Giornalista per Corebook - L'arte di comunicare