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La sala: il metronomo del ristorante

La gestione del tempo è fondamentale

Nel caotico mondo della ristorazione, dove il ticchettio degli orologi sembra accelerare improvvisamente o dilatarsi inesorabilmente – a seconda che chi lo percepisca sia operatore o cliente – i camerieri si trovano costantemente ad affrontare una sfida epica: la gestione del tempo nel servizio di sala. Da essa dipende il successo di un intero servizio e la memorabilità di un’esperienza. Ogni pasto ha un proprio ritmo naturale: ad esempio, un pranzo d’affari potrebbe richiedere un servizio più veloce, mentre una cena romantica uno più lento. La percezione del tempo ben gestita consente di adattare il servizio alle esigenze specifiche degli ospiti, garantendo che si sentano a proprio agio e che l’esperienza sia costruita in modo sartoriale attorno a essi.
Per gestire al meglio il tempo in sala il cameriere deve possedere un’ottima padronanza delle dinamiche di servizio, una perfetta integrazione con la brigata e consapevolezza della velocità di esecuzione della cucina.
La chiave per il successo è da ricercare già nella giusta preparazione prima che gli ospiti varchino la porta del ristorante: una pianificazione attenta del layout dei ranghi in base agli orari di arrivo degli ospiti, un briefing dettagliato sulle preferenze e necessità già espresse in fase di prenotazione possono contribuire a ridurre inefficienze e sprechi di tempo durante il servizio.
E poi ci sono le priorità: non tutti i tavoli richiederanno la stessa quantità di attenzione in un dato momento. I camerieri dovrebbero valutare le esigenze dei clienti in modo intelligente. Creare una scala delle priorità è un elemento imprescindibile perché tutto scorra liscio e senza intoppi. Se un tavolo ha bisogno di un refill di bevande o ha domande sul menu, è importante rispondere prontamente per soddisfarne le esigenze, magari a scapito di un’altra attività rilevante ma non essenziale. La scala delle priorità permette di organizzare in tempo reale anche i momenti meno frenetici: pause e intermezzi sono cruciali per portare avanti attività secondarie o preparare al meglio le accelerazioni, inevitabili durante il servizio, mantenendone il flusso regolare.
La comunicazione è un altro fattore di successo: il personale di sala dovrebbe stabilire una comunicazione fluida, serrata e costante. Se un tavolo richiede assistenza, il cameriere può comunicare con i colleghi per ottenere supporto senza dover abbandonare gli altri tavoli. Grazie a una tempestiva comunicazione si possono fronteggiare i problemi contingenti e gli imprevisti, pane quotidiano di qualsiasi realtà ristorativa.
Cronologicamente ultimo nella scaletta di un servizio viene il feedback: come tutte le competenze, anche la gestione del tempo può essere allenata e affinata. Fornire riscontri ai membri dello staff, fare formazione specifica, può aiutare a diventare più efficienti e offrire un servizio sempre uniforme, degno di una grande sala.
Una squadra ben coordinata può fare miracoli nel gestire il tempo, compagno silenzioso dei camerieri. Ciò che potrebbe sembrare un semplice spostamento da un tavolo all’altro è in realtà una danza complessa con il ritmo del servizio. Quindi, la prossima volta che vi ritroverete a guardare l’orologio mentre aspettate il vostro piatto, ricordate che dietro ogni attimo c’è un cameriere che sta trasformando il tempo in un’esperienza degna di essere raccontata.

Responsabile di Sala e Sommelier de "La Trota 1963"