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Il Consorzio Virgilio scommette sulla sostenibilità

Attraverso il benessere degli animali e l’attenzione all’ambiente

La sicurezza alimentare e la qualità dei cibi che mangiamo sono strettamente collegate alla provenienza della materia prima e alle tecnologie produttive utilizzate. Il Consorzio Latterie Virgilio ne è consapevole e da tempo punta sul controllo dell’intera filiera e sulla sostenibilità per ottenere prodotti di eccellenza e al contempo rispettare gli animali e l’ambiente.
Il Consorzio mantovano raggruppa 40 caseifici per circa 800 soci allevatori che cooperano per la produzione, il confezionamento e la commercializzazione dei prodotti a marchio Virgilio (latte, panna Uht, burro, besciamella, mascarpone, le Dop Grana Padano e Parmigiano Reggiano). Essendo una cooperativa di secondo livello (significa che anche i suoi soci sono a loro volta cooperative) controlla in maniera diretta o indiretta l’intera filiera, con materia prima del territorio, 100% italiana.

 

 

Un ulteriore pilastro dell’attenzione all’ambiente è rappresentato dal benessere degli animali: variabili come la densità dei capi presenti in una stalla o il foraggio usato come nutrimento sono fondamentali per garantire la salute in un allevamento. E controllarle periodicamente garantisce benefici su più fronti: sul benessere degli animali, ma anche sul bisogno crescente dei consumatori di acquistare prodotti attenti all’etica e sulla qualità del cibo, dato il legame tra salute animale e malattie di origine alimentare.
Il Consorzio, che ha chiuso il bilancio consuntivo 2019 con ricavi pari a 316,4 milioni di euro e un ebitda (margine operativo lordo) di 8 milioni, ha concluso un monitoraggio – che continuerà a intervalli regolari – su oltre 550 stalle e circa 30 caseifici. Obiettivo: ottenere una stima del livello di benessere animale, valutato dall’Associazione italiana allevatori, e certificare le buone prassi agli occhi del consumatore con un bollino (la mucca stilizzata). Perché la tutela del benessere animale – sintetizza Paolo Carra, Presidente del Consorzio – è una priorità non solo per gli animali stessi (il Trattato di Lisbona ha riconosciuto che gli Stati membri dell’Ue hanno la responsabilità etica di prevenire maltrattamenti e sofferenze), ma anche per il produttore e per il cliente. Inoltre, “questa certificazione ci permette di essere ancora più competitivi sui mercati internazionali e” sottolinea Fausto Marchetti, direttore di stabilimento, “si aggiunge a quelle già in possesso del Consorzio, e cioè biologico, halal, Brc e Ifs”.
Questa iniziativa si allinea tra l’altro a quelle sul benessere animale varate nei mesi scorsi dai due principali consorzi caseari italiani, quelli del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.

 

 

A testimoniare l’identità sempre più green di Virgilio, è Life.Dop, progetto da poco terminato finanziato dalla Ue che ha visto il Consorzio Latterie Virgilio capofila di un processo di riduzione delle emissioni di Co2 nella filiera di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Inoltre, l’anno scorso ha debuttato il veicolo verde, alimentato a metano liquefatto, la prima cisterna dedicata esclusivamente al trasporto sostenibile di latte.
Il prossimo tassello riguarderà le confezioni, con un incarto compostabile realizzato con materie prime rinnovabili; attualmente i prodotti che adottano questo imballaggio sono il burro Virgilio da 125 gr e quello da 250 gr, ma l’azienda prevede l’estensione a tutti i formati. “Il nostro obiettivo” – conclude il presidente Carra – “è ridurre l’impatto ambientale, migliorare la sostenibilità e contenere l’uso della plastica, per accompagnare la genuinità dei prodotti e la trasparenza della filiera a un confezionamento più ecologico”.

 

Burro, formaggi, mascarpone la lunga storia della Cremeria

La storia di Virgilio – che oggi riunisce 40 latterie che a loro volta raggruppano 800 allevamenti – comincia negli anni Sessanta (1966) con il nome di Consorzio latterie sociali mantovane (Clsm): sono gli anni in cui a Mantova cominciano a moltiplicarsi i caseifici sociali, cooperative tra produttori agricoli e piccoli stabilimenti per la raccolta e la prima trasformazione del latte (in particolar modo in burro). Il Consorzio rappresenta il migliore strumento per portare ai consumatori il ricavato dalle creme fresche raccolte in giornata, derivanti dalla scrematura del latte destinato alla produzione di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Per questo l’azienda viene soprannominata la Cremeria.
Negli anni ’70 l’incremento del numero di soci e delle panne conferite porta ad indirizzarsi anche alla preparazione di mascarpone e latte alimentare prima e alla commercializzazione dei formaggi Dop Grana Padano e Parmigiano Reggiano poi.
A tutto ciò si affiancano infine la commercializzazione di panna Uht e yogurt. Nel 2014 il Clsm prende il nome di Consorzio latterie Virgilio Società agricola cooperativa.


Per maggiorni informazioni: www.consorzio-virgilio.it