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Christian Mandura

Un nuovo concetto di cucinare l’animale

Christian Mandura è uno chef giovane, con le idee chiare e innovative, e con molta esperienza alle spalle. Nato a Torino nel 1990, è praticamente cresciuto tra i fornelli: la madre Annamaria infatti, cuoca autodidatta, cucinava in casa in una home restaurant ante litteram.
Da qui ha preso forma la sua passione e ha iniziato a fare esperienze all’interno di importanti cucine, sia in Italia sia in Europa. Tra queste va annoverata quella del Cambio di Torino – ristorante stellato Michelin guidato da Matteo Baronetto – in cui è stato il commis de cuisine; rilevante anche l’esperienza nella cucina del Noma di Copenaghen (2 stelle Michelin).
In seguito ha gestito i fornelli serali del ristorante di famiglia Il Geranio, a Chieri (Torino), che offre piatti contemporanei di alto livello e che basa la sua filosofia sul rispetto delle materie prime, con lo scopo unico di valorizzare i prodotti del territorio.
Dal 2019 è chef nel suo ristorante Unforgettable a Torino, che ha ricevuto la prima stella Michelin nel 2022: un unico tavolo in cui siedono dieci ospiti e dove il concetto della tipica ristorazione si capovolge, perché la verdura a chilometro zero è la vera protagonista, i carboidrati sono praticamente assenti e le proteine sono solo un contorno.
«È un posto in cui concentrarsi sull’atto pratico del cucinare lontano da mode, schemi e stili che non mi appartengono. Abbiamo per anni perso il senso e messo al centro il nostro ego in lunghi menu degustazione che non fanno altro che autocelebrare il cuoco, sempre più narciso e sempre meno artigiano. In questo luogo ho spostato al centro il vegetale per servire carne e pesce solo come contorno» spiega lo chef Mandura.
La filosofia del locale è ben chiara ed è stata concepita dopo aver ascoltato e parlato con tante persone che hanno portato lo chef «a cucinare fuori dalle cucine».
A questo, da un anno, si è aggiunto Paradigma, uno spazio al primo piano nel ristorante che accoglie un solo tavolo da 4 posti dove un unico animale (carne o pesce) torna a essere centrale nell’esperienza della tavola. Esso viene infatti servito in tutte le sue parti – anche quelle meno tradizionali – così da mantenere il concetto di sostenibilità, come nel caso delle verdure che vengono servite al piano inferiore. Queste ultime, esclusivamente selvatiche, torneranno al ruolo di contorno.
Un ristorante e una filosofia davvero particolari che rendono il cliente protagonista anche della preparazione, che è rigorosamente green.

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Giornalista per Corebook - L'arte di comunicare