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Enrico Bartolini

Lo chef che brilla con 12 stelle Michelin

Enrico Bartolini, a 43 anni, vanta un palmarès di dodici stelle su otto ristoranti e si conferma non solo il cuoco più stellato d’Italia, ma anche il primo italiano ad aver guadagnato la seconda posizione nella classifica mondiale dopo Alain Ducasse, a pari merito con Pierre Gagnaire e Martín Berasategui. Una leadership che nasce da un ottimo lavoro di squadra e dalla sua capacità di scoprire e far crescere giovani talenti, che la Michelin ha insignito del premio speciale Chef Mentor 2023. La sua cucina è legata ai valori del passato, ma interpreta la contemporaneità con uno stile personale che coniuga innovazione, semplicità e ricerca della qualità.
Originario di Castelmartini (Pistoia), si diploma all’Istituto Professionale Alberghiero di Montecatini Terme. La sua non è una famiglia di ristoratori, ma sviluppa una forte passione per il cibo che lo porta a perfezionarsi nelle cucine dei grandi maestri di Parigi e di Londra; è in Italia però che termina il suo percorso formativo sotto la guida di Massimiliano Alajmo. Nel 2005 prende in gestione un ristorante in Oltrepò Pavese, Le Robinie, dove attira la curiosità dei critici gastronomici, che lo indicano come uno dei giovani chef più talentuosi e interessanti del panorama italiano: è qui infatti che nel 2008, a 29 anni, conquista la prima stella Michelin. La voglia di crescere lo spinge a intraprendere una nuova avventura: nel 2010 lascia l’Oltrepò Pavese per occuparsi del Devero Ristorante e del Dodici24 Quick Restaurant nell’omonimo hotel di Cavenago Brianza dove, dopo soli due anni, conquista la seconda stella e arricchisce il palmarès con i tre cappelli de L’Espresso e le tre forchette del Gambero Rosso. Giunge poi a Milano: nell’aprile del 2016 apre il Ristorante Enrico Bartolini al terzo piano del MUDEC-Museo delle Culture di Milano, occupandosi anche della gestione del bar-bistrot. Contemporaneamente inaugura il Casual Ristorante a Bergamo e prende in gestione la ristorazione de L’Andana, l’esclusivo resort di Castiglione della Pescaia, occupandosi sia del ristorante La Villa, sia della Trattoria Toscana, che viene rinominata La Trattoria Enrico Bartolini. Nel mese di settembre dello stesso anno si affaccia sulla scena gastronomica veneziana con il ristorante GLAM all’interno di Palazzo Venart, luxury hotel situato lungo il Canale Grande. Il 2016 è un punto di svolta nel percorso professionale e personale di Bartolini. A novembre la Guida Michelin gli assegna ben quattro stelle: due a Milano, una a Bergamo e una a Castiglione della Pescaia. Non era mai accaduto, nella storia della famosa Rossa, che uno chef conquistasse quattro stelle in un sol colpo. Nel 2017 arriva la quinta stella per il Glam di Venezia. Nel marzo del 2018 è il Monferrato (in provincia di Asti) la meta scelta dallo chef per la Locanda del Sant’Uffizio, all’interno del Relais Sant’Uffizio insignito della stella nel 2019. Nel frattempo, continua l’ascesa di questo giovane cuoco che da bambino sognava di «fare le scarpe» come il babbo e a tre anni, all’asilo, preparò il suo primo caramello con i pinoli.
L’edizione 2020 della prestigiosa Rossa attribuisce la seconda stella al Glam e la terza stella al ristorante di Milano: il capoluogo lombardo torna così ad avere, dopo 26 anni, un’insegna tristellata. Si aggiungono poi le aperture nel 2021 di Anima e Vertigo (all’interno dell’hotel Milano Verticale-UNA Esperienze), rispettivamente ristorante fine dining e osteria contemporanea. La Guida Michelin 2022 premia con la prima stella il ristorante Il Poggio Rosso, nel Chianti. Nel 2022 Bartolini avvia la collaborazione con Luigi Bergeretto, l’executive chef e patron di Fuoco Sacro, ristorante all’interno del Petra Segreta Resort & Spa, sulle colline di San Pantaleo in Sardegna. Con l’edizione 2023 della Michelin il firmamento Bartolini si arricchisce di tre nuove stelle e sale a quota dodici: arrivano infatti la seconda per La Locanda del Sant’Uffizio, quella al Ristorante Anima e quella per Il Fuoco Sacro del Petra Segreta. Un ulteriore riconoscimento viene assegnato a Il Poggio Rosso, che riceve la Stella Verde per il suo impegno nel campo della sostenibilità.

La Ricetta dello Chef

Giornalista per Corebook - L'arte di comunicare